
La Dama con gli Ermellini, Olio su tela cm. 48x82, 2019
Partecipazione al XXIV Premio Cimitile presso le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, a Napoli, esposizione collettiva tenutasi dall’8 al 15 giugno 2019.
Dovendo realizzare un’opera dedicata al grande Leonardo da Vinci ho dipinto la mia Dama con gli Ermellini, ispirandomi ovviamente alla sua. Ho voluto fare un omaggio alla sua etica animalista, per questo ho scelto l’ermellino, simbolo di potere, che da sempre con la sua pelliccia ha vestito papi, re e uomini importanti. È un simbolo di estrema vanità, che ho sottolineato inserendo nel quadro stilizzate le piume di pavone sul fondo, poiché l’ermellino viene ucciso dall’uomo solo per la sua pelle. La donna ha la pelle rossa di rimando agli animalisti in protesta nudi dipinti di rosso a simbolo del sangue, e il collo è lungo perché rimanda non solo alle fattezze allungate dell’animale, ma anche alle “donne giraffa” che sempre per vanità sono disposte a cambiare i propri connotati pur di manifestare il proprio ruolo sociale. I colori prevalenti sono il bianco, il rosso e il nero, ovvero ghenos, eros, thanatos, ovvero la nascita della vita, l’amore e la morte, intesi quasi come archetipi ricorrenti in molte culture. Tra la vita, l’amore e la morte la virtù è al di sopra di ogni vanità.
8 – 15 Giugno 2019 – Mostra d’Arte Contemporanea
Il Genio e la creatività nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, a cura di Giuseppe Bacci, COMPLESSO BASILICALE PALEOCRISTIANO DI CIMITILE – NAPOLI“Nel 2019 ricorre il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci (15 aprile 1452, Anchiano Vinci, Firenze – 2 maggio 1519, Amboise, Francia) e nell’occasione dell’importante anniversario, come d’altronte in molti musei italiani ed europei, anche il Premio Cimitile si appresta a rendere omaggio al massimo esponente del Rinascimento, con una mostra dal titolo Il Genio e la creatività nel cinquecentesimo anniversario della cmorte di Leonardo da Vinci, curata da Giuseppe Bacci e promossa dalla Fondazione Premio Cimitile e dalla Diocesi di Nola. Un percorso estetico e creativo destinato a sollecitare i “moti della mente” (come Leonardo da Vinci chiamerà le emozioni) che, partendo dai luoghi del Complesso basilicale paleocristiano di Cimitile riservati all’arte e alla creatività, arriva ai moltissimi frequentatori del Premio, rendendolo un unicum nel panorama culturale italiano. In mostra saranno presenti artisti contemporanei appartenenti a generazioni, formazione e linguaggi artistici diversi, che, con la propria opera, testimonieranno gratitudine al Genio universale del Rinascimento, sia con omaggi ed interpretazioni delle opere pittoriche che lo hanno reso celebre e che sono divenute vere icone dell’umanità sia con altre che riverberano il bagliore leonardesco della grazia, la quale dischiude l’orizzonte dell’essere quali: Ugo Attardi, Michele Attianese, Paolo Annibali, Giorgio Bompadre, Ennio Calabria, Arturo Carmassi, Stefano Cantaroni, Enzo Carnebianca, Tommaso Cascella, Angelo Casciello, Pietro Casentini, Bruno Ceccobelli, Sara Chiaranzelli, Marco Cingolani, Mattia Colombo, Gastone Costantini, Terenzio Eusebi, Stefania Fabrizi, Gigino Falconi, Aldo Galgano, Omar Galliani, Rosario Genovese, Franco Giletta, Giuliano Giuliani, Corrado Grifa, Franco Ionda, Ireneo Janni, Alessandro Kokocinski, Fabrizio Lavagna, Antonella Lombardi, Sylvia Mair, Silvio Mastrodascio, Marino Melarangelo, Luca Pace, Luigi Pagano, Alessandra Pennini, Concetto Pozzati, Pino Procopio, Paolo Radi, Stella Radicati, Maurizio Romani, Cinzia Rubino, Sandro Sanna, Enrico Savelli, Jacopo Scassellati, Vitaly Shtanko, Enzo Silvi, Guido Strazza, Emidio Sturba, Oleg Supereco, Matteo Tenardi, Marco Tirelli, Tito, Francesco Trovato, Barbara Tutino, Giovanni Urbinati, Mario Vespasiani, Vanni Viviani, Luigi Vollaro.” […] testo di Giuseppe Bacci